Si tratta di una ricorrenza oggi molto sentita e trova le sue origini molto probabilmente all’inizio del ‘900 quando un compaesano che emigro’ al nord Italia si mise a produrre statue sacre (certo BECO). Nel 1901 fu regalata alla chiesa di Castelvecchio la statua della Madonna Addolorata, Gesù morto e la statua del Sacro Cuore di Gesù.

Fino alla fine degli anni “70 la terza domenica di settembre veniva festeggiata la Madonna Addolorata (15 settembre), quando 4 “festaiole” sposate organizzavano e la festa, pagando il rinfresco, la banda e facendo un regalo alla chiesa.

L’ usanza andò persa fino a quando nel 1990 l’allora parroco don Angelo Stragliotto ripropose la festa con tanto di processione e banda nel mese di agosto grazie al contributo di tutti i paesani.

Fu scelto il mese di agosto proprio perché in quel periodo molti emigrati tornavano in ferie al paese. Dopo i primi anni fu deciso di anticipare alla prima domenica del mese mentre da due anni a questa parte (2018) viene celebrata la sera del primo sabato di agosto.

La processione si svolgeva partendo dalla chiesa parrocchiale e portando a spalla il simulacro della Madonna si arrivava fino alla Pieve per poi tornare indietro (come usava nelle processioni dell’ epoca).

Dal 2006 dopo la riapertura della Pieve la ricorrenza è celebrata nella Pieve stessa con una solenne messa e dopo di che prende corpo la processione per riportare la statua nella chiesa parrocchiale, con tanto di banda e una suggestiva luminaria paesana.