Un casuale incontro nel 2015 con lo gnomonista Simone Bartolini ha portato una nuova luce nella già importante storia della Pieve, non solo al livello artistico ridando una nuova spiritualità alla stessa.

Il 22 febbraio 2015 presso il famoso caffè Gabrinus di Montecatini, durante uno dei tanti appuntenti culturali della stagione Simone Bartolini presentava i risultati dei suoi impegnativi studi: fenomeni solari che in determinati periodi dell’ anno illuminavano le antiche chiese romaniche medioevali. Casualmente vedendo la locandina dell’evento siamo venuti a conoscenza che anche nella Pieve di Castelvecchio si verificavano, in particolari giorni dell’anno dei fenomeni per cui i raggi del sole illuminavano la chiesa con un particolare significato.

Simone Bartolini, nato a Siena, lavora a Firenze come cartografo presso l’Istituto Geografico Militare. Da sempre appassionato di astronomia ha progettato e realizzato nell’ultimo decennio varie opere artistico-gnomoniche, tra cui ricordiamo il grande orologio solare della piazza di Panicaglia nel Comune di Borgo San Lorenzo (Firenze), l’orologio solare in Piazza Marconi nel Comune di Pineto (Teramo) e il complesso gnomonico situato nel parco pubblico del monastero buddista di Nan Lian Garden a Hong Kong (primo premio al X concorso internazionale Shadow of Time).

Sono state esaminate più di 300 chiese medioevali in cui si verificano questi fenomeni e i più significativi sono stati elencati in una pubblicazione dello stesso Bartolini, dove viene spiegato il perché  di questi fenomeni solari. Le chiese cristiane, in modo particolare quelle medioevali, sono orientate con l’altare in direzione est, proprio rivolgendosi al levare del sole.